Ballet national de Marseille – (LA)HORDE

Un programma a più titoli e più mani per raccontare il Ballet National de Marseille di oggi: un poroso contenitore di cifre stilistiche, poetiche, scritture del presente di cui il collettivo (LA)HORDE alla guida – ovvero Marine Brutti, Jonathan Debrouwer, Arthur Harel – che lo guida ne è il più fulvido esempio. Ma anche uno sguardo alla nozione d’archivio, al patrimonio coreografico recente. Nei sei titoli che compongono Roommates, in prima nazionale a Bolzano Danza, ci sono, oltre alle novità, due lavori miliari degli anni Novanta: il matematico Concerto di Lucinda Childs, nato a Lisbona nel 1993 e ora riallestito per gli interpreti marsigliesi su musica di Henryk Gorecki e l’intenso duetto maschile Les Indomptés di Claude Brumachon e Benjamin Lamarche datato 1992 su musiche di Wim Mertens, già in repertorio al Ballet de l’Opéra de Paris. Un estratto da Room with a View di (LA)HORDE – vincitore del Premio Danza&Danza “miglior spettacolo contemporaneo del 2021”- affianca una novità dei tre autori ispirata alla libertà di amare (Weather is sweet). Poi c’è l’attesa creazione del geniale Franck Chartier/Peeping Tom che senza dubbio catapulterà la sua danza iperrealista e visionaria sui quattro interpreti del Balletto di Marsiglia scelti per l’occasione (Oiwa). Last but not least l’irriverente e trasgressiva ibridazione tra danza classica in punta e clubbing di Cécilia Bengolea e François Chaignaud combinati con la forza e l’intensità del repertorio musical del Grime, musica elettronica che associa e trasforma suoni provenienti dal dancehall, dall’hip hop e dall’UK Garage.
Con il supporto di Institut Français nell´ambito di “Francia in Scena”, stagione artistica dell´Ambasciata di Francia